“ Cultura  Religiosa Locale e Ricerca Didattica Zonale *”

1 - Linee guida per il LABORATORIO di Cultura Religiosa Locale e Laboratorio di Ricerca Didattica Zonale in applicazione della CM n.22 del 26-8-2013 e allegati

2 - Verbali annuali CReL

0 – INTRODUZIONE

Una delle principali finalità della Scuola Italiana di ogni ordine e grado è quella di istruire, formare ed educare cittadini responsabili e consapevoli. Una formazione così globale non può prescindere dalla conoscenza del patrimonio artistico italiano che, oltre ad essere una delle maggiori ricchezze del nostro Paese, è per la gran parte legato al cristianesimo cattolico, tanto segnare profondamente la nostra cultura. Sulla scia dell’esperienza messa in atto con il Progetto ARTE & FEDE  proposto alle scuole e già sperimentato con successo nell’AS 2012-13, l’Ufficio IRC, per i prossimi anni, suggerisce l'attivazione in ogni zona della Diocesi del  “laboratorio didattico permanente” per i docenti, in modo da rispondere alla domanda formativa della Scuola Italiana che ha nelle Indicazioni il suo riferimento fondamentale. Si presenta per tutti un'opportunità che "rende più facile" andare incontro alle richieste della scuola e all'educazione alla vita degli alunni attraverso l'acquisizione di competenze su dati visibili e concreti. Si tratta in breve di affiancare alla didattica basata su "tematiche", "percorsi", ecc... una progettazione che costruisca il processo formativo e didattico a partire dalle "opere d'arte religiosa" presenti sul territorio: realtà quanto mai visibili e significative... e che molto spesso nella maggioranza dei casi non dicono nulla! L’IRC si inserisce in questo modo anche nel “Cantiere Didattico Nazionale”: il progetto proposto dal MIUR nella C.M. n. 22 del 26-8-2013 con la quale viene avviato un percorso di accompagnamento delle  Indicazioni Nazionali per il curricolo delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, pubblicate con D.M. 254 del 16.11.2012, nel rispetto della libera iniziativa didattica degli insegnanti e nell’esercizio dell’autonomia progettuale delle singole scuole. Per la verità la C.M. in questione circoscrive il “Cantiere didattico” al mondo scolastico del primo ciclo, ma le risorse degli IdR che l’ Ordinario Diocesano della Diocesi di Massa Carrara – Pontremoli ha inviato nelle scuole e la caratteristica del Progetto “ A due passi da casa…” permettono di estendere questo “nuovo modo di IRC” anche alla fascia di alunni del secondo ciclo scolastico. L’IRC non è stato incluso nell’elenco delle discipline curricolari ma inserito in una nota che, tuttavia, consente anche ad esso di partecipare pienamente ai vari progetti, facendo riferimento alle Indicazioni emanate a suo tempo con il D.P.R. 11-2-2010 (e pubblicate in appendice al fascicolo speciale degli “Annali della Pubblica Istruzione” con il testo integrale delle Indicazioni Nazionali per il curricolo). L’IRC comunque fa parte del Curricolo e si inserisce quindi pienamente nel progetto stesso, anzi, non soltanto si può porre come “animatore” delle tematiche trasversali, ma saprà stimolare l’avvio a progetti di natura interdisciplinare, con il suo specifico contributo... nella logica della "funzione obiettivo".

1 - I PUNTI DI NON RITORNO DEL PROGETTO ARTE & FEDE

Gli Insegnanti di Religione specialisti in cultura cattolica, presenti all’interno delle scuole pubbliche, come ben sappiamo, non hanno il compito di “educare alla fede” attraverso una proposta di esperienze di fede da vivere: questo è lo specifico di ogni parrocchia e si realizza con il metodo della  Iniziazione Cristiana; ma sono inviati dalla Chiesa nelle scuole, su richiesta dello Stato Italiano, per compiere  un altro servizio, da svolgere con il “metodo della scuola”. L’IdR promuove infatti le conoscenze, abilità e competenze necessarie perché l’alunno-persona possa  conoscere, comprendere,decodificare,la cultura di origine cristiano - cattolica presente nel nel popolo italiano: il progetto Arte & Fede ha dimostrato, al di sopra di ogni sospetto, che l'IRC non è un'occasione di "conversione" ma un'occasione  di "integrazione" culturale per tutti. Il contributo specifico dell’IdR all’interno della scuola consiste quindi nel mettere a contatto gli alunni con le impronte indelebili del “fatto religioso”, che cristiani di ieri e di oggi hanno lasciato nella società e nella cultura italiana, anche attraverso opere architettoniche e artistiche. L'esperienza del Progetto Arte & Fede ci ha detto che è possibile seguire questa strada concreta. Sostenuti anche dalle conoscenze e dal metodo di analisi del patrimonio culturale che sono state presentate dal prof. Gardini nella Giornata Culturale a Ravenna nello scorso aprile 2013, siamo ora in grado di procedere in avanti,  costruire e proporre un  metodo di lavoro sempre più mirato a dare risposte educative partendo dal patrimonio legato al cristianesimo cattolico locale con la costituzione di un laboratorio didattico zonale che affronti la realtà architettonico/artistica/culturale presente nelle zone della nostra Diocesi. Il progetto ARTE & FEDE, che doveva la sua nascita all’Anno della Fede, acquista da oggi una nuova identità e indica nuove strade per il futuro dell'IRC.

2 – LE MOTIVAZIONI CULTURALI del laboratorio di Cultura Religiosa Locale” (CReL)

Dare vita ad un laboratorio  CReL significa:

a)    mettere gli studenti (circa 23.000 avvalentisi dell’IRC) in grado conoscere la realtà artistico/religiosa “visibile” del popolo, e, nello specifico, educarli ad acquisire “competenza culturale” su quel patrimonio frutto della cultura cristiano/cattolica che abbiamo attorno a noi, nelle nostre città e paesi dislocati sul tutto il territorio della Diocesi;

b)    fornire a ciascun IdR “argomenti, tematiche" nuove, concrete e visibili da cui partire per stimolare l’interesse dei singoli alunni attraverso la logica dell’imparare – vedendo;

c)     dare “spessore comune e condiviso” alla ragione della presenza dell’IRC nella scuola quale disciplina offerta a tutti per comprendere il “patrimonio culturale visibile” del popolo italiano e quindi favorire l’integrazione culturale e umana degli stranieri, ridurre l’emarginazione culturale e l’analfabetismo religioso (come richiesto dalle Indicazioni per il curricolo in Profilo delle competenze, DM n. 254 del 16 Novembre 2012 - G.U. n. 30 del 5 Febbraio 2013;

d)    rimanere in sintonia con le indicazioni che la Nota della Congregazione della Dottrina della Fede ha descritto nei nn.4.5.6 il 6 gennaio 2012 a seguito della Lettera apostolica Porta Fidei di Benedetto XVI, cogliendone l’aspetto culturale/didattico;

e)    inserirsi, infine, nel progetto di formazione in servizio dei docenti, come descritto al p.2 dalla CM.n.22 del 2013 e nell'allegato 1 della stessa CM.

3 – IL LABORATORIO di  "CULTURA RELIGIOSA LOCALE" (CReL) e il  "CANTIERE NAZIONALE"

L’IRC si inserisce in questo modo anche nel “Cantiere Didattico Nazionale”: il progetto proposto dal MIUR nella C.M. n. 22 del 26-8-2013, con la quale "viene avviato un percorso di accompagnamento delle  Indicazioni Nazionali per il curricolo delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, pubblicate con D.M. 254 del 16.11.2012, nel rispetto della libera iniziativa didattica degli insegnanti e nell’esercizio dell’autonomia progettuale delle singole scuole". Per la verità la C.M. in questione circoscrive il “Cantiere Didattico” al mondo scolastico del primo ciclo, ma le risorse degli IdR che l’ Ordinario Diocesano della Diocesi di Massa Carrara – Pontremoli ha inviato nelle scuole e la caratteristica del Progetto “ A due passi da casa…” permettono senz'altro di estendere questo “nuovo modo di IRC” anche alla fascia di alunni del secondo ciclo scolastico. L’IRC non è stato incluso nell’elenco delle discipline curricolari ma inserito in una nota che, tuttavia, consente anche ad esso di partecipare pienamente ai vari progetti facendo riferimento alle Indicazioni emanate a suo tempo con il D.P.R. 11-2-2010 (e pubblicate in appendice al fascicolo speciale degli “Annali della Pubblica Istruzione” con il testo integrale delle Indicazioni Nazionali per il curricolo). Tuttavia l’IRC fa parte del Curriculo e si inserisce quindi pienamente nel progetto stesso, anzi, non soltanto si può porre come “collante” delle tematiche trasversali, ma saprà stimolare l’avvio a progetti di natura interdisciplinare, con il suo specifico contributo.

4 - IL METODO DI LAVORO

Il laboratorio di Cultura Religiosa Locale:

1 - è al servizio degli IdR che operano nelle scuola delle varie zone della Diocesi e porta avanti il progetto " A due passi da casa..."

2 - è coordinato dal Gruppo IdR zonale nei tempi e nei modi;

3 - ha uno specialista/referente di zona che ogni anno dovrà "raccogliere" le indicazioni degli IdR sull'opera di carattere artistico da tener presente nella progettazione didattica dell'anno scolastico in corso;

4 - lo specialista/referente ha il compito di presentare a tutti gli IdR della propria zona le caratteristiche storiche, artistiche, bibliche, teologiche, antropologiche...ecc dell'opera/e d'arte scelta;

5 - il Gruppo di Ricerca Didattica Zonale /RDZ), sulla base delle conoscenze acquisite nel CReL, deciderà in piena autonomia il "come" rendere "percorso didattico" i "saperi".

6 - si pone anche come segno di partecipazione attiva al rinnovamento della funzione educativa e didattica trasversale  a tutte le materie richiesta dalle nuove indicazioni per il curricolo del 16 Novembre 2012 e dalla C.M. n. 22 del 26-8-2013,

7 - si pone come "promoter" del rinnovamento richiesto dalla Scuola italiana e vuole accompagnare i docenti in questo cammino nello spirito della CM 22 del 26-8-2013;

8 - per la sua caratteristica multidisciplinare, il laboratorio di cultura religiosa locale potrà essere aperto anche ai colleghi delle materie storico-letterarie-antropologico-artistiche.

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(*) A partire dall.AS 2017-18 il laboratorio RDZ zonale è stato abolito.

Progettare una UA (vedi griglia)

(Per vedere la lettera del direttore IRC nazionale, la CM 22 del 26-8-2013, il  modulo per la partecipazione al Cantiere Nazionale, clicca qui: Dropbox dell'ufficio IRC (Vedi il progetto " A due passi da casa...")