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MEETING di fine anno

Il Progetto "A due passi da casa"
e il
"Laboratorio di "Cultura religiosa Locale":

Luci ed ombre...per migliorare

 

 

 

Programma

 

 

 

LETTERA DI INTRODUZIONE AL MEETING  -

L'Anno della Fede ha dato avvio nella nostra Diocesi, per quanto riguarda l'IRC, ad un processo di rinnovamento che sta delineando un nuovo modello di formazione professionale permanente e di conseguenza anche un nuovo e creativo "modo" di fare IRC nelle scuole.

Nel corso di questo AS ho potuto riscontrare costanti positività nei confronti di quegli IdR che hanno incorporato nei percorsi didattici il progetto unitario del' Ufficio IRC diocesano "A due passi da casa". Le famiglie, gli alunni, i colleghi di RC e di altre materie e alcuni dirigenti, che personalmente ho avuto modo di contattare, hanno entusiasticamente accolto, compreso ed apprezzato questo nuovo orizzonte di creatività culturale con la quale vengono condotti gli alunni che si avvalgono dell'IRC alla scoperta del profondo significato delle opere artistiche presenti sul territorio.


Il progetto "A due passi da casa", lanciato dal meeting del luglio 2013 e accolto con favore dall'assemblea, ha aperto a tutti un'occasione straordinaria per innalzare l'immagine della "disciplina IRC": dal brutto anatroccolo a cigno... é una opportunità da non perdere ...né ... da far perdere!!! É in gioco non soltanto il raggiungimento di una gioiosa gratificazione professionale di ciascun insegnante, ma soprattutto la presenza di una motivazione di qualità nuova per dare senso pieno alla scelta stessa di avvalersi o non avvalersi dell'IRC...con le conseguenze facilmente immaginabili; di questo tutti dobbiamo sentirci responsabili, principalmente gli IdR ITI e per lo stesso motivo gli IdR ITD.
Le scelte che il meeting del luglio 2013 ha messo in moto sono ormai senza ritorno: il mondo della scuola si attende che il rinnovamento culturale e didattico prosegua anche per gli anni futuri. Il Progetto "A due passi da casa" e il "Laboratorio di Arte & Cultura Religiosa Locale" messo in campo per renderlo fattibile, sono possibilità aggiuntive dell'offerta formativa dell'Ufficio e non intendono escludere altre modalità di formazione professionale già operativi nelle zone.

Nel meeting degli IdR di questo 1 luglio 2014 sarà tuttavia necessario fare ulteriori miglioramenti.
La lettura dei verbali provenienti dalle varie zone e la conoscenza diretta delle diversificate dinamiche presenti nel territorio, a mio parere, mettono in evidenza la necessità di:

1-individuare e prendere coscienza dei punti deboli ancora presenti qua e là nei  laboratori di Arte & Cultura Religiosa Locale (CReL) e nei relativi Laboratori di Ricerca didattica Zonale (RDZ), come pure nei diversificati Laboratori già da diversi anni presenti.

2- chiarire il nuovo modello di formazione professionale e di metodologia didattica che si é evidenziato con il progetto "A due passi da casa" .(vedi punto successivo).

4- cogliere la novità propositiva e  l'integrazione esistente tra:

- il laboratorio CReL  (momento in cui viene proposta la lettura multidisciplinare di un'opera artistica presente sul territorio scelta di anno in anno) e

- il laboratorio RDZ (momento in cui i vari gradi di scuola progettano i percorsi didattici e relative descrizioni di TSC e Comp. anche in verticale delle linee culturali esposte negli incontri di CReL).

3- definire, identificare o riorganizzare, ma comunque qualificare di funzionalità didattica quei Laboratori già presenti sul territorio che si caratterizzano per spontanea e affine aggregazione di IdR.

4- rinforzare e/o rendere più espliciti i motivi e il modo di autoformazione che si svolgono nelle zone della diocesi.

5- imparare a “sentirsi inviati" dalla Chiesa locale che, attraverso la condivisione della missione, incarica chi ne ha le qualità istituzionali e canoniche, di mettere a contatto culturale gli alunni con il “fatto religioso”. Tenendo come punto fermo la lettera che il Vescovo Giovanni ha inviato a tutti gli IdR in occasione dell'apertura dell'AS 2013-14 si può sottolineare che:

"Sentirsi inviati", oltre ad essere fondamentalmente un convinto atteggiamento interiore, deve esternarsi anche in segni concreti che esprimano di aver intrapreso una strada dove visibilmente vengono messi in secondo piano quegli eccessi che oscillano tra un sottile sgomitarsi per ottenere di più o arrivare per prima/o, e, la decisa scelta di nascondimento di chi vuole star tranquilla/o.

"Sentirsi inviati" significa prendere seriamente coscienza che la Chiesa, per mezzo degli uffici diocesani, non ha come scopo il "dare un posto di lavoro", ma lo "svolgere una missione": ciascun IdR che accetta si colloca automaticamente dentro questo spirito di servizio partecipativo. Il servizio che la Chiesa è invitata a svolgere nel terreno della scuola richiede quindi un continuo affinamento  delle proprie qualità.

E… l'Ufficio diocesano, che ha il difficile ruolo, accanto a quello di distribuire equamente e soprattutto fruttuosamente per gli alunni gli "incarichi della missione", ha anche il compito di cogliere e selezionare le qualità e dare una mano a migliorare; questo avviene a maggior ragione dopo l' innalzamento del livello di professionalità richiesto per la formazione degli IdR dall'Intesa CEI_MIUR del 2012 (che non significa accumulare titoli su titoli o corsi su corsi). La Diocesi si aspetta da parte di tutti le energie e l'umiltà propria di chi ha fatto sua l'espressione di Gesù che troviamo nel vangelo di Luca al cap. 17, 10.

Il direttore
d. Mario Tucci

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Nota: si consiglia ciascun IdR di cogliere il senso del Programma della mattinata tenendo presente quanto sopra e quanto scritto nella nota in calce ai verbali pervenuti dalle zone.